Fervono i preparativi a Soñando por el Cambio. Ogni giorno si lavora sotto un sole così forte che sembra appoggiare tutto il suo peso sul mio collo ormai rosso. Secchi di vernice si svuotano continuamente per dare un nuovo volto a tutto il Progetto.
Tra pochi, pochissimi giorni, ricomincia la scuola. La campanella suonerà di nuovo lunedì prossimo, alle 8.30 in punto.
E io, tra una manciata di giorni, tornerò in Italia. Solo una settimana ancora con i ragazzi del progetto, le lezioni, i laboratori.
In queste settimane di vacanze “invernali” i campi, i prati e la lunga strada sterrata che attraversa il progetto sono sembrati deserti. Per una volta, calmi. Lo ammetto, all’inizio è stato riposante per il corpo e per la mente lavorare senza bambini urlanti sempre accanto. E’ bastato poco, però, per sentire la mancanza loro e dell’energia che sprigionano e infondono in tutti coloro che lavorano al progetto.
E io, con cinque giorni ancora di progetto che mi aspettano, so che poi tornerò in Italia. E improvvisamente penso a tutto quello che vorrei dire a quei ragazzi, a quei bambini, prima di salutarli.
In queste settimane in cui Soñando por el Cambio ha aperto le sue porte solo ai lavoratori, mentre gli studenti si godevano le loro vacanze, ho avuto modo di riscoprire e ripensare gli spazi infiniti di questo progetto. Ho ridipinto ogni aula e allineato ogni banco, attraversato i campi e aperto porte chiuse da anni. Un solo spazio, tuttavia, mi ha catturato, ha liberato il mio cervello e la mia immaginazione: la biblioteca.
Realizzata con il supporto di Sensacional diversi anni fa, la biblioteca di Soñando por el Cambio è il luogo più colorato e ricco di possibilità di tutto il progetto. Costruita per bambini che non si sarebbero mai aspettati di imparare a leggere, è il luogo dove possono imparare a sognare. Tra i suoi scaffali si possono trovare testi scolastici, grandi classici, libri illustrati e favole.
E io, così vicino a salutare quegli scaffali e quei colori, sono contento perché so che ognuno di quei libri è in realtà un’occasione. Un’occasione di immaginare una vita diversa e apprezzare di più la propria, un’occasione per alzare la testa e per capire l’importanza del mondo.
Per chi non ha nulla, per chi ha dovuto sopportare traumi insopportabili, per tutti i giovani e i bambini che si siedono dietro i banchi di Soñando por el Cambio, la porta della biblioteca è una porta sul mondo. Ed è una porta che con Sensacional possono attraversare ogni giorno. Una porta, mille occasioni.
La campanella sta per suonare, preparate gli zaini.