Le Guerreras de Galera e il turismo comunitario
di Sensacional Staff scritto il 13 Feb, 2018 - 0 commenti
Sorridenti e combattive. Così si presentano Le Guerreras de Galera, uno gruppo di donne di Muisne, in Ecuador, che insieme a noi e al Grupo Partenon, hanno deciso di trasformare l’idea del viaggio in qualcosa di unico.
L’Ecuador rientra nei 17 stati del mondo dove è presente la maggiore biodiversità del pianeta. Qui convivono una pluralità di culture differenti ognuna con la propria cosmovisione e le proprie tradizioni e culture (per esempio solamente nelle sue tre regioni continentali convivono 13 diverse nazioni indigene).
Da alcuni anni, le Guerreras de Galera ed altre piccole comunità rurali, hanno spostato l’idea di turismo comunitario, accogliendo i turisti nelle proprie abitazioni e dando loro la possibilità di conoscere a fondo i propri costumi, la loro vita quotidiana e la loro sapienza ancestrale. L’obiettivo è permettere al turista di sperimentare la vita in una comunità indigena. Gli stessi abitanti delle comunità diventano guide e gli utili generati da queste attività vengono reinvestiti in progetti per la comunità. In questo modo è possibile anche valorizzare la cultura locale e proteggere l’ambiente naturale.
Il turismo comunitario in questa zona specifica nasce come risposta alla devastazione di 20 mila ettari di mangrovie, dei 23 mila esistenti, per realizzare impianti di acquacoltura, obbligando le comunità originarie di questo ecosistema a migrare verso le fasce povere delle grandi città. Un processo che va avanti da circa trent’anni.
In questo contesto, il Turismo Comunitario è diventato uno strumento concreto di sopravvivenza per i villaggi ancestrali dell’ecosistema della mangrovie: comunità di pescatori e raccoglitori che si stanno organizzando e stanno attivando strategie per preservare il loro territorio.
L’esperienza di turismo comunitario che si sviluppa a Muisne opera nel Riserva delle mangrovie Muisne-Cojimíes, nella Riserva Mache Chindul e nella Riserva Marina Galera-San Francisco.
Come se non bastasse la mano dell’uomo, il 16 aprile del 2016 la costa ecuatoriana è stata colpita da un terremoto di grado 7.8 della scala Richter. L’epicentro di questo terribile evento è stato proprio tra Muisne e Pedernales. Il terremoto ha provocato nella provincia di Esmeraldas grandi perdite materiali, economiche e ambientali, privando della propria abitazione più di 12.000 persone, specialmente della Isola di Muisne e di San José de Chamanga.
Oltre la distruzione delle case delle famiglie che vivevano di turismo comunitario, la conseguenza più grave del terremoto è l’assenza quasi totale di turisti che, spaventati dal sisma del 16 aprile e dalle continue scosse di assestamento, hanno deciso di cambiare le mete dei loro viaggi, nonostante il pericolo sia ormai superato e le popolazioni siano ormai provviste di piani di evacuazione e di emergenza strutturati a livello nazionale.
Cosa stiamo facendo? In questo contesto diventa urgente la presenza di strategie di diffusione e promozione che comunichino ai turisti del paese e di tutto il mondo che l’offerta di turismo comunitario nel cantone di Muisne è sicura, oltre ad essere molto interessante e valida per la grande varietà di attrattive naturalistiche e culturali. Stiamo dunque implementando un sistema di comunicazione ad hoc per diffondere e comunicare questa offerta turistica.
Stiamo rafforzando la rete del turismo comunitario in modo da poter generare un flusso economico tramite una promozione individuale, soprattutto tramite siti web e social network, che sono le più accessibili in termini di costi, e che queste azioni siano realizzate da loro stessi, avviando un processo formativo per diventare promotori comunitari nella gestione di Tecnologie di Informazione e Comunicazione.
Il gruppo di donne “Guerreras de Galera” è un esempio di tutto questo: 12 famiglie, circa 60 persone che puntando sul proprio territorio dimostrando amore per la propria cultura e fiducia nella comunità. Ma non ci sono solo queste splendide mujeres, le persone della comunità coinvolte sono circa 550.
A breve sui nostri canali tutti modi per partire con un’esperienza di turismo comunitario a Muisne.
Un progetto finanziato dall’Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese con il supporto del Grupo Partenon.