FUNDRAISING E LA CRISI FINANZIARIA, UNA RISPOSTA DI PARTECIPAZIONE
di Diego Maria Ierna scritto il 10 Mar, 2013 - 1 comment
Nell’epoca della rivoluzione digitale e di cambiamento di abitudini e comportamenti, l’epoca in cui si dovrebbero raccogliere i frutti di tutte quelle politiche economiche adottate dagli stati che innalzavano i vessilli del capitalismo, prosperità e progresso, che avrebbero dovuto eliminare le ineguaglianze tra i popoli e portare allo sviluppo di situazioni di povertà, l’epoca in cui ci saremmo dovuti trovare in condizioni di pace e di ricchezza acquisita meritocraticamente, ci rendiamo invece conto di vivere in un epoca in cui i sogni sono sempre più difficili da raggiungere se si pensa al fabbisogno necessario per farli divenire realtà.
In gergo twitteriano potremmo tutti convenire che l’hashtag sotto il quale potremmo definire la situazione economica e sociale odierna è quello di #crisi.
Questa crisi, di genere finanziario, ma che abbraccia ambiti sociali e culturali, impatta su molti settori dell’economia compreso il settore del nonprofit.
Infatti, lo scenario Italiano del terzo settore vede negli ultimi tempi la diminuzione di fondi erogati da istituzioni pubbliche, fondazioni private, imprese orientate alla Corporate Social Responsibility e infine anche la propensione delle persone fisiche a donare.
Sensacional è una realtà innovativa nel non profit nata nel 2010, in un momento storico non del tutto facile, proprio nell’intento di dimostrare che a volte una crisi possa essere una opportunità verso un cambiamento della società civile, nel credere che un impatto positivo nel sociale possa generarsi anche attraverso la partecipazione attiva della collettività.
Sensacional si basa sull’assunto che il motore per un reale sviluppo non sia il mero aiuto assistenziale per tamponare situazioni disagiate, ma bensì il trasferimento di conoscenza, tecniche e competenze a chi necessita l’opportunità di rendersi protagonista capace del cambiamento di una particolare condizione.
Sensacional ha quindi pensato un modello di cooperazione snello e partecipativo, che si riflette operativamente nella costituzioni di micro interventi sostenibili generatori di impatto sociale, adattando un un approccio di fundraising meno strutturato, più vicino al contesto d’intervento e più adeguato ad una realtà in fase di startup.
E’ straordinario ad un anno e mezzo dalla costituzione di veri e propri gruppi di lavoro interni orientati al fundraising e alla comunicazione, osservare quello che, in maniera volontaria, giovani professionisti sono riusciti a dimostrare, in un paese non troppo contaminato di filantropia anche se di tanta carità.
Il fundraising ha bisogno di risorse ed investimenti monetari per poter generare risultati. Questo è quello scritto e dimostrato dalla letteratura e pratiche di questa disciplina manageriale. Vero anzi verissimo, ma forse limitativo per spiegare il successo ottenuto da Sensacional che nell’ultimo anno ha visto portare a termine 4 progetti di sviluppo, 3 dei quali (microinterventi per ammontari non superiori a 6000 euro) realizzati attraverso il finanziamento avvenuto attraverso l’uso partecipativo del fundraising, vale a dire il crowdfunding, e l’apertura al mondo d’impresa con modalità orientate al mutual benefit.
Focalizzando le risorse sull’uso della tecnologia e in particolar modo del web, si è riusciti ad ottenere in poco più di un anno dei risultati che si riassumono in esempi partecipativi sia di aziende che di semplici cittadini.
Esempi di partecipazione aziendale ai processi di miglioramento racchiusi nei progetti di Sensacional possono ritrovarsi nei casi come quello dell’USI che, attraverso la sua Associazione Luigi Sperone ONLUS, ha supportato “Un villaggio nel cuore, un villaggio del cuore” oppure il caso di Cisco System Italia che, attraverso il charity Matching Programm e una donazione liberale , ha co-finanziato il nostro progetto a crowdfunding chiamato “Soñando por el cambio”
L’impegno posto nell’attività comunicativa attraverso i social media ha coronato gli sforzi focalizzati sulla comunicazione rivolti al pubblico online. Ad esempio il rimanete ammontare cofinanziamento del progetto a Santo Domingo in Ecuador, Soñando por el cambio”, racchiude in se l’entusiasmo partecipativo della nostra community. Coinvolte nel contest creato “con un libro puoi….” del profesor Creaciòn, le persone hanno inviato le frasi che oggi costituiscono il decoro sulle mura dipinte della biblioteca creata.
Un altro esempio è quello del progetto Progetto Scuola a Masigira in Tanzania: http://www.sensacional.org/sostienici/sei-una-persona/dona-direttamente-al-progetto che ha visto la partecipazione iniziale alla raccolta fondi di altre associazioni come Demò e Lanificio 159 attraverso degli eventi, per poi proseguire in azioni web based di crowdfunding che hanno permesso il finanziamento della scuola che da Gennaio ha cominciato a operare.
L’approccio partecipativo di crowdfunding è oggi in Italia in una fase di evoluzione, trend in crescita dimostrato dalle piattaforme nascenti e le organizzazioni che utilizzano tale metodo per raccogliere i soldi per le proprie cause. Questo, in un momento di crisi come il nostro, vuol dire a mio avviso dimostrare che l’equazione competenze*partecipazione*perseveranza possono raggiungere, anche se piccoli, importanti risultati di impatto sociale.
Anonimo
Agosto 1st, 2014 21:50